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CHIESA DEL SS. CROCIFISSO AL CALVARIO.
A circa 500 metri dall'antica Militello, il 13 marzo 1610, sulla vetta del Monte Caruso, fu innalzata una croce di legno portata dai
fedeli in pio pellegrinaggio sino a quel luogo. Sette anni dopo, sorse ivi la chiesa del Calvario, che per la topografia del luogo simile
a quella del Golgota, fu chiamato da quel giorno Monte Calvario. Un antico manoscritto del Gentile, affermava che questa chiesetta è fatta
sulla cima di un monte a foggia di quella di Gerusalemme dove morì Gesù. Vi si venera una statua snodabile del Cristo Crocifisso nella cappella
centrale, che ha un ricco altare, con numerose reliquie.
La chiesa è adorna di quattro tele della Passione di Cristo di Antonino Scirè. Gli altri due altari sono dedicati all'Addolorata e alla
Sepoltura di Gesù. Tra le reliquie ne notiamo principalmente due, quella della S. Croce e quella della S. Spina.
L'Abate Amico chiamò perciò questa chiesa S. Croce, sia perchè è a forma di croce, sia perchè sotto il suo portico
è sempre esposta una croce di legno dove il Venerdì Santo viene crocifisso Gesù. Questa sacra funzione, insieme alla Deposizione
della sera, assume originalità tra tutti i paesi della Sicilia Orientale, da essere additata come la più commovente e devota. La processione
al lume di torce si svolge nelle strade della cittadina sino alla Matrice dove, dopo il canto tradizionale del "Popule meus", vi è la funzione
della Sepoltura del Cristo Morto.
Il terremoto risparmiò l'immagine di questo Crocifisso che, con la caduta della volta maggiore e di una parte delle mura periferiche, vide circa
cento vittime di fedeli i quali, l'11 gennaio 1693 a ventun ora si erano recati in processione di penitenza coi Padri Cappuccini.
La chiesa fu riedificata su disegno di Antonino Scirè. Nei registri della Corte Vicariale della Matrice, si trovano le annuali licenze dei vescovi
che davano il permesso per delle sacre rappresentazioni, sia in versi siciliani che in lingua italiana. Si eseguivano per le vie della cittadina e poi
negli ultimi tempi in un grandissimo vano dell'atrio del castello.
Questa chiesa è annessa alla Congregazione del SS. Crocifisso, fondata da don Paolo Lentini, Arciprete di Vizzini, il 24 febbraio 1616 e confermata
il 6 marzo dello stesso anno sotto la presidenza onoraria del Principe Don Francesco Branciforte.
Fu aggregata a quella di S. Marcello in Roma, patrocinata da Cardinale Medici in virtù della Bolla di Alessandro VII del 12 maggio 1657, trascritta
a Palermo il 5 dicembre dello stesso anno e a Siracusa il 16 gennaio 1658. Questa Congregazione fu beneficiata da Don Francesco Branciforte, il cui nome è
scritto nell'albo d'onore.
La sede di detta Congregazione è l'Oratorio della Madonna della Catena, sito in Piazza V. Emanuele.
La Congregazione è dotata di preziosi parati in lamina d'oro e ricchissimi ricami. Possiede pregiate argenterie, tra cui un grandioso ostensorio
e un calice cesellato; una legatura di messale; 4 grandi lampade; le cartegloria, il diadema e la corona di spine del Crocifisso.
Attualmente il tesoro della Congregazione si trova custodito presso il Museo di S. Nicolò.