BENVENUTI nel sito web devozionale dedicato al Santissimo Salvatore - Patrono di Militello in Val di Catania (CT - Sicilia/Italia) - Città d'Arte Patrimonio Mondiale dell'Umanità - UNESCO

La Chiesa Madre -> Gli Altari

CAPPELLA: in origine dedicata al SS. Sacramento; quindi al Santissimo Salvatore POSIZIONE: transetto destro (cappella di fondo navata destra) SECOLO: inizi XIX

DESCRIZIONE: In un inventario dello stato patrimoniale della Chiesa Madre del 1855, si fa menzione di questa cappella, con altare marmoreo, dedicata al SS. Sacramento e preceduto da una inferriata con cancello in ferro battuto; in seguito al completamento della crociera, del transetto e dell'abside della Matrice, questo altare fu spostato nella parete di fondo della navata sinistra-transetto sinistro della chiesa (già dedicata al culto patronale del Santissimo Salvatore) e rifatto in marmi policromi; nel 1968 fu realizzato il portale con pilastri in onice e marmo bianco di Carrara dalla ditta Alberghina da Caltagirone; al di sopra vi è la cripta che accoglie la venerata e preziosa effigie del Santissimo Salvatore, Patrono della Città, racchiusa da porte in bronzo realizzate dallo scultore Mario Lucerna (allievo di Mario Moschetti) nel 1970 a spese dei fedeli. In origine la suddetta cripta era celata da porte lignee affrescate con scene della gloriosa Trasfigurazione di N.S. Gesù Cristo e la porticina del tabernacolo dell'altare (raffigurante l'Ultima Cena) si presentava in finissimo argento; attualmente entrambe si trovano custodite presso il Museo S. Nicolò. La cappella era ornata da affreschi e stucchi di fine Ottocento, disegni geometrici e floreali con due medaglioni raffiguranti i due profeti Mosè ed Elia (coperti nel 2000); gli stucchi dell'arco sono datati 1904. Nel 2001, si è provveduto al restauro della cappella patronale, dotando la cripta di un'estasi meccanica ascensoriale e si è proceduto al ritocco delle pitture, alla collocazione di due epigrafi dedicatorie sulle pareti laterali, al rifacimento dell'impianto di illuminazione, alla realizzazione di una artistica inferriata in ferro battuto recante nelle balaustre i simboli del vecchio Testamento e la croce bizantina e nella cancellata i segni di Cristo Salvatore, al posizionamento dello stemma civico in bronzo sull'architrave del portale della cappella, al restauro degli antichi candelabri in legno dorato e all'aggiunta di 4 candelabri votivi in bronzo.

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